Se la clausola del contratto di debito è abusiva, il pignoramento della casa può essere dichiarato invalido
Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Europea con la sentenza della Grande sezione numero C-693/19 e C-831/19 del 17 maggio 2022. Una buona notizia per famiglie e piccole imprese in difficoltà con i debiti.
Hai un debito che non riesci a pagare perché c’è la crisi e vai in cassa integrazione, oppure non ce la fai più con il tuo bar o la tua attività artigiana. La banca ti pignora la casa che avevi dato come garanzia. Tu non ti opponi, non riesci a trovare un argomento legale. Però nel contratto di debito qualche clausola dubbia ci sarebbe. Arriva il decreto ingiuntivo del giudice e perdi la casa.
E invece no. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea lo scorso 17 maggio ha stabilito che «la cosa giudicata non copre implicitamente la validità delle clausole del contratto». Una frase difficile che vuol dire: se nel contratto c’era una clausola abusiva, il fatto che tu debitore non abbia sollevato il caso non significa niente, la clausola resta abusiva e il decreto ingiuntivo che ti toglie la casa può non essere valido.
«La tutela del consumatore si allarga – afferma Barbara Maseri, avvocata di Trento impegnata nella difesa dei debitori incolpevoli – Ottiene tutela anche qualora siano decaduti i termini per poter impugnare il decreto ingiuntivo cioè l’ingiunzione di pagamento della somma da parte degli enti creditizi».
Una buona notizia per famiglie e piccole imprese in difficoltà con pagamento dei debiti.
SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA:
- qui il link al sito delle sentenza Official website of the European Union
- qui il documento pdf della sentenza della Grande sezione numero C-693/19 e C-831/19 del 17 maggio 2022