La Tunisia che resiste: imprese sociali contro la crisi

Il debito morde, a causa della guerra non arriva più il grano ucraino, i prezzi del cibo si impennano, tanti giovani sono disoccupati ed emigrano. Ma un progetto comune tra associazioni italiane e tunisine reagisce alla crisi: nascono 38 nuove imprese di produzione agricola, artigianale e di servizi alle comunità più povere, anche se l’accesso al credito rappresenta ancora una sfida.

 

La Tunisia è il primo esempio di democrazia dopo la Primavera Araba. Oggi però il Paese nordafricano sta vivendo una crisi pesante.

La caduta del prodotto interno lordo (Pil) nel 2020, l’anno della pandemia, è stata di oltre il 9%. Il recupero del 2021 si ferma sotto il 3%. Il debito pubblico ha superato l’80% del Pil. La maggior parte di esso è debito con l’estero. Le rate del debito riducono ai minimi termini la possibilità di investire nella crescita dell’economia, nell’istruzione e nella sanità.

Il tasso di disoccupazione in Tunisia è pari al 18%. Tra i giovani è al 40%.

Su questa situazione difficile piombano i rincari dell’energia e soprattutto dei prodotti alimentari. L’Ucraina è il principale fornitore di grano alla Tunisia e l’invasione russa ha bloccato queste forniture. Il pane è il primo componente della dieta alimentare di tanti tunisini. L’inflazione ha oggi superato l’8%.

In questo contesto non stupisce che i tunisini cerchino di emigrare. Tra gennaio e maggio 2022, la Tunisia è stato il terzo Paese di provenienza degli immigrati sbarcati in Italia, con 2.500 arrivi su quasi 21.000 complessivi.

 

C’è però chi sta provando a reagire e a sostenere la società civile tunisina e in particolare i giovani nella creazione di imprese che possano offrire servizi alle comunità povere, rilanciare l’attività economica ed evitare l’emigrazione forzata.

Il progetto si chiama ReStart, Riqualificazione ecologica e sociale dei territori attraverso il rilancio dell’imprenditoria dei giovani in Tunisia.

Vede impegnate organizzazioni non governative e associazioni italiane e tunisine, tra cui l’Associazione Microfinanza e Sviluppo, sostenute dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Lo scorso 1° giugno a Tunisi è stato organizzato un atelier per discutere insieme alle principali istituzioni e associazioni del settore finanziario su come migliorare l’inclusione finanziaria delle imprese sociali.

Il progetto ha finanziato 38 imprese sociali, per lo più di nuova costituzione.

Sono stati mobilitati complessivamente 2,7 milioni di dinari equivalenti a 837.000 euro tra risorse del progetto, fondi propri e credito. Un’impresa su quattro ha ricevuto il credito da una banca o da un’istituzione di microfinanza, mentre i crediti restanti sono stati ottenuti attraverso prestiti d’onore o crediti da parte dei fornitori. Questi ultimi, inoltre, hanno fornito prestiti più rilevanti rispetto alle banche e alle istituzioni di microfinanza. I crediti ottenuti dai propri fornitori rappresentano una risorsa ma hanno spesso delle scadenze di breve periodo e non risolvono i problemi finanziari delle imprese, che essendo in molti casi in fase di avvio possono ritrovarsi con problemi di liquidità. In questo senso, l’atelier del 1° giugno ha rappresentato un primo passo del lavoro che AMS vuole fare insieme alle banche e alle istituzioni di microfinanza locali, cercando di sensibilizzarle e rendere più facile l’accesso al credito delle imprese sociali.

Ma la cosa più importante è cosa fanno queste imprese:

  • Agricoltura 42%
  • Servizi 18%
  • Industria 16%
  • Agroalimentare 8%
  • Artigianato 8%
  • Energie rinnovabili 8%

Metà di esse sono nell’agricoltura e nell’agro-alimentare, proprio nel settore chiave della crisi, con produzioni locali e sostenibili. Ci sono imprese impegnate nelle energie rinnovabili, iniziative artigianali e di servizio all’artigianato, piccole imprese industriali, servizi alle comunità locali.

guarda il grafico  imprese sociali del progetto ReStart

 

C’è ancora molto da fare ma è un piccolo segnale in controtendenza alla crisi e all’impoverimento della popolazione tunisina.

 

 

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