Lampioni a energia solare per illuminare l’area del mercato. Pannelli fotovoltaici nelle scuole. Lampade solari per case, granai, botteghe. Imprese cooperative che forniscono i servizi di manutenzione degli impianti. Tutto questo per oltre mille famiglie e microimprese in una zona rurale della Tanzania, dove non arriva neanche la rete elettrica. Insomma, la transizione energetica fatta dai più poveri e sostenuta dal microcredito.
Sono i principali risultati dei progetti “Promotion of solar photovoltaic technology in remote off-grid area of Malinyi, Tanzania”, “Enlight your education” e “Solar Finance 4 All”, sviluppati tra il 2015 e il 2020 dall’Associazione Microfinanza e Sviluppo in partnership con l’associazione locale Tarea, Tanzania Renewable Energy Association, con la collaborazione dell’Associazione Mazingira, di Nadir Onlus e del Muse, il Museo della Scienza di Trento, e con il sostegno dell’Otto per mille della Chiesa Valdese e della Provincia Autonoma di Trento.
L’esperienza in Tanzania è ora un capitolo del libro “Electricity Access, Decarbonization and Integration of Renewables. Insights and Lessons from the Energy Transformation in Bangladesh, South Asia, and Sub-Sahara Africa” a cura di Sebastian Groh, Lukas Barner, Georg Heinemann e Christian von Hirschhausen, Springer VS, Wiesbaden, 2023. Il capitolo si intitola “Establishing Local Power Markets and Enabling Financial Access to Solar Photovoltaic Technologies: Experiences in Rural Tanzania” ed è curato da Guglielmo Mazzà, Marco Pasini, Silvia Ricci, Matthew Matimbwi e Giampietro Pizzo.
Nel 2020 la Tanzania ha superato di poco la soglia di reddito pro capite che separa i paesi a basso reddito dai paesi a reddito medio-basso. Un piccolo passo avanti che è tutt’altro che consolidato e che, nella media nazionale, nasconde profonde differenze sociali ancora presenti. Un risultato, tuttavia, che è anche il frutto di una vivacità socio-economica delle zone rurali e povere del paese.
Le aree rurali della Tanzania sono in gran parte prive di accesso alle reti elettriche. La campagna nazionale di elettrificazione ha ancora costi proibitivi per le famiglie isolate, e offre un servizio irregolare. Nel complesso, meno della metà della popolazione ha accesso all’elettricità. Al tempo stesso un terzo della popolazione, tre quarti se parliamo delle zone rurali, è escluso dai servizi finanziari formali o informali. Da qui sono partiti i progetti dell’Associazione Microfinanza e Sviluppo e dei suoi partner per estendere l’accesso a fonti energetiche rinnovabili, in particolare energia elettrica da impianti solari fotovoltaici, in alcune zone rurali della Tanzania, i distretti di Malinyi e Kilombero nella regione Morogoro, e per finanziare lo sviluppo degli impianti locali di energia attraverso le istituzioni di microfinanza e le banche di villaggio, in sigla Vicoba cioè Village Community Banks.
Si è partiti da un’intensa attività di sensibilizzazione e formazione delle comunità locali, con workshop e dimostrazioni pubbliche. Una prima iniziativa è stata l’installazione di 3 lampioni solari nell’area del mercato di Malinyi. I lampioni hanno migliorato la sicurezza delle donne che lavorano e allungato nelle ore serali il tempo per l’attività commerciale, favorendo la crescita del reddito.
Questa attività è stata accompagnata da attività di educazione, sia sui temi di educazione finanziaria a beneficio dei membri delle Vicoba, sia sull’aspetto tecnico, a beneficio di elettricisti e, riscuotendo enorme successo, a gruppi di ragazze delle scuole secondarie.
Successivamente sono state fatte diverse installazioni dimostrative. A Malinyi è stato installato un impianto presso le scuole Kipingo, Malinyi e Igawa, dando luce a classi, laboratori e anche al dormitorio, oltre al centro insegnanti. A Mang’ula è stato equipaggiato il centro informatico messo a disposizione degli insegnanti presso l’ufficio dell’Associazione Mazingira. Impianti solari sono stati installati nei negozi di quattro sarti dei villaggi. Una ulteriore installazione di pannelli fotovoltaici è stata realizzata nella scuola secondaria di Mwanihana. Complessivamente in queste iniziative sono state coinvolte più di mille persone.
È stato poi attivato con le locali Vicoba il fondo rotativo di microcredito per finanziare l’acquisto di lampade solari. Complessivamente sono state distribuite 553 lanterne, 293 a Malinyi e 260 a Mang’ula. I sistemi sono stati utilizzati soprattutto per illuminare le abitazioni (96%), per dare luce ai depositi del raccolto agricolo (83%), per consentire a bambini, ragazzi e ragazze di studiare quando arriva il buio (75%), per ricaricare i telefoni (76%), per illuminare i luoghi di lavoro (11%). Il tasso di ripagamento dei microprestiti finalizzati all’acquisto di sistemi a energia solare è stato pari al 97,5% rispetto al 2,5% che ha avuto difficoltà a restituire il credito.
Infine, ma non per importanza, sono state rafforzate le cooperative Ambase di Malinyi e Angaza di Mang’ula attraverso la formazione di 5 tecnici di Ambase e 7 di Angaza. Le cooperative forniscono servizi di manutenzione e assistenza tecnica in tutta la zona. Ambsase, la prima cooperativa a nascere, nel giro di due anni ha creato un capitale di oltre 4 milioni di scellini (oltre 1.500 euro) per i propri soci. In questo modo sono stati creati i primi elementi, certo tutti da sviluppare, di un mercato locale dell’energia solare.
> Establishing Local Power Markets and Enabling Financial Access to Solar Photovoltaic Technologies: Experiences in Rural Tanzania Guglielmo Mazzà, Marco Pasini, Silvia Ricci, Matthew Matimbwi and Giampietro Pizzo